Vivere in Cisgiordania, nei Territori Occupati, in una situazione economica e sociale precaria, aggravata dall’occupazione militare e dipendente dal mercato israeliano e dagli aiuti umanitari non è facile. La situazione è ancora più grave per le fasce più vulnerabili della società, come le donne con disabilità o le madri di bambini e ragazzi con disabilità.
Per loro, all’essere donna in una società fortemente patriarcale, si aggiunge lo stigma della disabilità propria o dei loro figli vista quasi come un tabù, tanto da divenire oggetto di una forte discriminazione.
La mancanza di servizi specifici, le barriere architettoniche, il doversi far carico da sole della cura dei figli, le escludono da ogni possibilità di autosufficienza. Private dell’accesso al mercato del lavoro vivono per sempre in situazioni di dipendenza e mancanza di autonomia economica.
E proprio per supportare 16 donne che hanno fondato 12 microimprese sociali, come EducAid abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi promossa nell’ambito di “Donne in viaggio”, un progetto sostenuto con i Fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese.
Molte di loro hanno coinvolto nell’attività anche i propri figli con disabilità, come Samira che ha aperto un’impresa di catering di cucina tradizionale, Ibtisam che lavora nella sua apicoltura con la figlia Ola, o Intisar che nella sua caffetteria si fa affiancare dal figlio Ibrahim.
Risultati ottenuti grazie al progetto “Let’s start up”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che vede tra i partner italiani il centro Yunus Social Business dell’Università di Firenze, la RIDS – Rete italiana disabilità e sviluppo e il Piano Strategico di Rimini.
Oggi purtroppo gli effetti della pandemia rischiano di azzerare oltre 4 anni di lavoro e di sacrifici.
Per continuare a supportare queste donne coraggiose invitiamo i nostri sostenitori a donare attraverso la pagina dedicata al progetto su questo sito, al link: https://www.educaid.it/lets-start-up/ dove è possibile anche trovare dettagliate informazioni sulle microimprese.
Grazie di cuore!