Intervento del nostro direttore Riccardo Sirri nell’ambito di “Coopera 2022”, la seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo, inaugurata quest’oggi a Roma dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Focus della relazione il tema dell’educazione inclusiva per minori con disabilità applicata alle nuove tecnologie nello scenario post-pandemico all’interno del side event “Cooperazione e disabilità: disability mainstreaming per i diritti delle persone con disabilità”.
Sono purtroppo 240 milioni i bambini disabili nel mondo – circa 1 ogni 10 minori di età compresa tra 0 e 17 anni – e la maggior parte di loro (il 14,9%) vive in Africa occidentale e centrale.
Il processo di inclusione a cui ci riferiamo nell’implementazione dei nostri interventi nei Paesi del Sud del mondo in cui operiamo prevede un approccio che guarda alla globalità della sfera educativa, sociale e politica, prende in considerazione tutti gli studenti, senza alcuna distinzione, ed interviene prima sui contesti poi sull’individuo.
E gli obiettivi a cui miriamo sono sia quantitativi: tutti devono avere la possibilità di andare a scuola e la scuola deve essere accessibile in termini strutturali (quindi abbattimento delle barriere architettoniche, predisposizione dei servizi di trasporto per chi non riesce autonomamente ad arrivare a scuola, assistenza di base all’interno della scuola, tecnologie informatiche accessibili), che qualitativi: la progettazione di interventi educativi deve partire da un’analisi funzionale alla costruzione di un progetto di vita che sia sostenibile per lo studente, sia gratificante sul piano personale e sociale, e renda produttiva e viva la persona a partire dal contesto di appartenenza.