A CHE SERVE
AVERE LE MANI PULITE
SE SI TENGONO IN TASCA.
(Lorenzo Milani)
Il “giorno GIUSTO” contro le mafie e la cultura dell’illegalità
Un progetto di educazione alla legalità e alla lotta all’infiltrazione mafiosa per le scuole del Riminese che culmina il 21 marzo 2015, giornata del ricordo delle vittime della mafia e di contrasto alla criminalità organizzata.
Il progetto “Il giorno GIUSTO”
Da oltre due decenni la criminalità organizzata di tipo mafioso è penetrata nella nostra regione. Gli studi ci dicono che, malgrado l’iniziale illusione che le mafie avessero trovato ostacoli nella coesione sociale e in una cultura della legalità più sviluppate che in altri contesti, il radicamento è avvenuto in ampie zone e in settori strategici, grazie anche alla complicità di una estesa “zona grigia”, fitta di “insospettabili” locali. Tuttavia la situazione ha anche suscitato una reazione da parte di amministratori come di cittadini comuni. Si tratta di risorse preziose a prescindere e che vanno coltivate perché si consolidino.
Quando quindi, nel luglio 2013, la Regione Emilia-Romagna ha messo a bando dei finanziamenti per promuovere azioni di educazione alla legalità, l’associazione di volontariato VedoSentoParlo Rimini, l’ONG EducAid e VolontaRimini hanno deciso di proporre il progetto “Il Giorno Giusto”, supportato dal contributo della Provincia di Rimini, dal Patrocinio del Comune di Rimini e dalla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Un progetto innovativo
Il 21 marzo è una data poco nota, ma è un giorno giusto, non solo per ricordare chi è caduto vittima delle mafie, ma soprattutto per contrastare le organizzazioni criminali.
Come tutti i simboli, a renderla significativa è la consapevolezza che se ne ha. I “soggetti giusti” per promuoverla? Le nuove generazioni: gli studenti delle scuole, dalle primarie alle superiori.
Sedici classi sono state coinvolte tramite un concorso a premi e un percorso educativo le ha sfidate a creare delle favole o dei racconti, alle elementari, delle opere grafiche, delle mappe o delle fotografie, alle medie, dei video, alle superiori. Il percorso culminerà quando il 21 marzo 2015 al teatro Novelli i lavori degli studenti saranno presentati nel corso di una giornata ricca di eventi e con uno spettacolo teatrale finale.
A rendere ulteriormente innovativo il progetto ha contribuito la piattaforma di e-learning, messa a disposizione da VolontaRimini, che ha supportato insegnanti e studenti nel loro percorso di protagonisti della cultura della legalità. Per lo sviluppo delle attività educative sia online che in classe, EducAid ha coinvolto tre tirocinanti dalla Facoltà di Scienze della Formazione, sede di Rimini.
Le classi che hanno aderito al concorso hanno avuto a disposizione un proprio spazio online e una serie di proposte formative già presentate sulla piattaforma e-learning. Hanno ricevuto anche una formazione per accedere e usare le principali funzioni. Sul sito hanno potuto consultare una bibliografia, una filmografia e una sitografia per trovare spunti e suggerimenti, ma soprattutto una ricca serie di proposte didattiche attive che hanno potuto poi sviluppare in classe con l’aiuto degli operatori di VedoSentoParlo Rimini e di Educaid che li hanno accompagnati nella creazione delle loro opere di promozione del “Giorno Giusto”.
Tematiche
Come affrontare un tema delicato come quello delle mafie con tutti, anche con i più piccoli? Occorre partire dal vissuto. Le mafie compiono soprusi e prepotenze su grande scala. Antepongono il potere, il denaro e il favore al bene comune e ai diritti. Si può imparare a dire di no, educare ed educarsi a rispettare le regole per rispettare gli altri anche a partire da episodi piccoli. Una volta riconosciuti determinati valori, i bambini e i ragazzi sapranno da soli applicarli ad ogni situazione e ad ogni livello.
Premi
Le scuole che aderiranno riceveranno tutte un piccolo riconoscimento, soprattutto sotto forma di una collezione di libri sulle tematiche del progetto; le classi che si impegneranno di più e realizzeranno le opere migliori saranno degnamente premiate come vincitrici.