Apriamo la Striscia di Gaza: da Rimini per le donne disabili

Si chiama Include il nuovo progetto di EducAid, ed ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita delle donne disabili nella Striscia di Gaza attraverso un approccio inclusivo ed emancipatorio. Non solo un aiuto, quindi, ma la possibilità di rendere le donne di Gaza autonome.

 

Rimini Social 2.0 | RIMINI | 18 marzo 2013 |

Include è il nuovo progetto di EducAid che, dopo una decina di anni di impegno a Gaza e in Cisgiordania nel settore educativo e psico-sociale con i minori più svantaggiati, si cimenta ora in un programma ambizioso, volto a promuovere il benessere di una delle categorie più vulnerabili del contesto palestinese, attraverso un approccio completamente innovativo.

Sul territorio nazionale EducAid si avvarrà della consulenza scientifica della Rids - Rete Italiana Disabilità e sviluppo - che metterà a disposizione del progetto i propri formatori esperti. E proprio in coerenza con il motto Rids "nessuna politica in materia di disabilità deve essere realizzata senza la partecipazione diretta di soggetti disabili..." tutti gli esperti che si recheranno a Gaza saranno persone con una disabilità fisica o sensoriale. E che ciò sia una sfida ambiziosa lo si comprende facilmente considerando le oltremodo precarie condizioni di accessibilità della Striscia di Gaza, conosciuta come prigione a cielo aperto e bantustan militarizzato.

 

Il programma Include metterà a disposizione un fondo di 100.000 euro con cui verranno da un lato finanziati progetti di micro-impresa proposti e realizzati da donne disabili e, dall’altro, concessi contributi per posti di lavoro all’interno di associazioni e società commerciali palestinesi.
Il progetto prevede inoltre un’attività di ricerca emancipatoria in cui 30 donne disabili di Gaza, aiutate da un “facilitatore” EducAid-RIDS, approfondiranno con uno studio scientifico la propria condizione di vita nel tanto difficile contesto palestinese della Striscia. Infine verranno pubblicati 10 cortometraggi che testimonieranno altrettante storie di vita di donne disabili Gazawi.

"Gaza vive una condizione di assedio drammatico e crescente da più di un decennio" - commenta Adriano Lostia, attuale rappresentante di EducAid in Palestina - Le donne sono tra i soggetti più vulnerabili della società, tanto più se disabili. Con questo progetto intendiamo proporre un approccio che renda le donne con disabilità protagoniste, in grado di gestire e migliorare la propria condizione di vita. vogliamo dare loro voce e renderle autonome economicamente".
Il progetto è cofinanziato dalla Commissione Europea e ne sono partner associati la Regione Emilia-Romagna ed i Comuni di Rimini, Riccione e Ravenna.

Riccardo Sirri

educaid

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