Paese:  Serbia

Finanziatore: MAE (Ministero Italiano degli Affari Esteri)

Periodo:  9 agosto 2010 – 9 agosto 2012

Area tematica progetto: deistituzionalizzazione di minori con disabilità

Partner locali:  UNICEF Serbia

Obiettivo:  l’intervento di EducAid intende:

  • promuovere in Serbia l’inclusione sociale di minori con disabilità e il loro diritto a vivere in un contesto familiare adeguato.
  • supportare il sistema sociale di welfare in Serbia per agevolare il processo di de-i attuialmente in corso.

L’obiettivo specifico è migliorare e/o rafforzare la rete dei servizi locali e le competenze dei professionisti e portatori di interesse provenienti dal campo sociale, educativo e della società civile per poter creare soluzioni alternative con il fine di supportare il processo di de-i in corso e l’inclusione sociale dei minori con disabilità nei distretti di Nis, Pirot, Jablanica e Toplica.

Beneficiari:  25 municipalità per una popolazione totale di 830.000 persone.  Circa 127 bambini, è stato stimato un totale di 25 Centri per il Lavoro Sociale (uno per ogni municipalità), con circa 224 operatori (la media statale è di 2,7 operatori sociali ogni 10.000 abitanti).
Il progetto sarà indirizzato soprattutto ai case manager e operatori sociali dei CLS attivamente coinvolti nella reintegrazione presso famiglie affidatarie e famiglie biologiche di bambini ospitati in strutture residenziali.
Attraverso una iniziale mission di assessment sono stati definite i CLS da coinvolgere nell’intervento strategic.
Allo stato attuale, sono presenti sul territorio considerato tre istituti residenziali:
-Istituto di Kulina, dove sono instituzionalizzati adulti e minori con disabilità; cooerentemente con il piano di trasformazione della struttura, la sezione dedicate ai bambini è destinata a chiudere;
Attualmente l’Istituto di Kulina offre una risposta centralizzata al problema della disabilità. Succede perché le famiglie delegano la cura allo Stato. Così la società e la famiglia non hanno più la responsabilità di bambini con disabilità. Ma nel sistema italiano le alternative di assistenza residenziale per l’Istituto sono una risorsa per il territorio, collegato con le scuole e servizi sanitari. Si tratta di risorse, perché sono in grado di rafforzare il lavoro che gli attori fanno gli altri a livello locale. Da questo locale ha iniziato la visita al sistema italiano di assistenza ai bambini con disabilità.
-Istituti per minori senza tutela genitoriale di Nis e Aleksinac, dove al momento sono ospitati minori senza tutela genitoriale e con lieve disabilità. Il piano di trasformazione prevede la trasformazione in piccolo strutture residenziali che ospitano minori provenienti da Kulina e servizi comunitari dedicati alle famiglie biologiche e affidatarie di minori con disabilità.
Alla fine del 2011 è stato istituito il Centro per l’Affidamento a Nis.
Gli operatori delle strutture residenziali sono dunque considerati in quanto oggetto del progetto, con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro sinergico tra i CLS, le strutture residenziali, le scuole speciali, i centri diurni e il Centro per l’Affido finalizzato a migliorare il lavoro svolto sui minori.

Beneficiari diretti:

  • operatori dei CLS provenienti dai distretti selezionati;
  • operatori del Centre per l’Affidamento di Nis;
  • operatori degli istituti residenziali e servizi comunitari dei distretti selezionati;
  • bambini attualmente ospitati in strutture residenziali preparati e inclusi in famiglie affidatarie;
  • famiglie affidatarie;
  • bambini senza cure parentali attualmente ospitati nelle strutture residenziali dell’area selezionata.

Beneficiari indiretti:

  • bambini con bisogni speciali e famiglie che vivono nell’area selezionata;
  • l’intera comunità

Sintesi del progetto:
Al fine di creare tutti i presupposti necessari per una de-i sostenibile e una inclusione sociale di successo, le azioni volte a sostenere lo sviluppo dei servizi comunitari basati sul territorio di Niš e Aleksinac sono orientate verso tre aree principali che sono tra loro interconnesse:

  • Sviluppo di servizi comunitari per i bambini con disabilità negli istituti “Duško Radovic” di Niš e “Hristina Markišić” di Aleksinac
  • Sviluppo della rete tra l’organizzazione della società civile e delle istituzioni
  • Empowerment del settore della società civile (i genitori e le organizzazioni di volontari)

Risultati attesi:

  • Implementazione di una rete di professionisti e stakeholder provenienti dal campo sociale, medico e educativo che si occupano di minori con disabilità.
  • Apprendimento di una base teorica relativa al case management, affido familiare, lavoro di rete e supporto comunitario da parte dei professionisti e stakeholder dei servizi sociali.
  • Descrizione e diffusione delle buone pratiche nel campo del lavoro sociale al fine della implementazione dei servizi comunitari; attraverso le buone pratiche del processo di de-i sul territorio si costituirà un sistema nazionale per la de-i.