Paese: Striscia di Gaza, Municipalità di Gaza, Jabalya e BeitLahia

Finanziatore: Unione Europea, Regione Emilia-Romagna, Comuni di Rimini, Ravenna, Riccione, Provincia di Rimini

Periodo: febbraio 2009 – febbraio 2012

Settore: capacity building, educazione inclusiva

Partner locale: R.E.C. Remedial Educational Centre

Obiettivo: “capacity building” del personale addetto alla cura educativa, educatori ed insegnanti del Remedial Education Center nella loro azione di promozione del processo di inclusione nella scuola primaria pubblica della Striscia di Gaza

Beneficiari finali: l’intera comunità delle municipalità di Beitlaya, Jabalia e Gaza City (famiglie, educatori ed insegnanti di tutte le scuole della Striscia di Gaza); le istituzioni sociali ed educative palestinesi influenzate positivamente dall’azione

ll progetto ha coinvolto per tre anni gli educatori del REC (Remedial Education Center) in un lavoro di supporto alle insegnanti governative di sei scuole nel Nord della Striscia di Gaza, situate a Jabalia e Beit Lhaia.
Il progetto sostiene l’idea e l’importanza di una scuola inclusiva per tutti, uno dei punti chiave degli Obiettivi del Millennio da raggiungere entro il 2015.

La chiusura della Striscia di Gaza ha causato un netto peggioramento della situazione socio–economica dei palestinesi. I bambini e gli adolescenti sono i più vulnerabili e rappresentano più del 50% dell’intera popolazione nella Striscia, in particolare quelli con difficoltà di apprendimento spesso vengono esclusi dal sistema scolastico perché non esistono insegnanti preparate e strutture adeguate. Il progetto si propone per questo di sostenere le insegnanti e gli educatori, in stretta collaborazione con il Ministero dell’Educazione Palestinese e l’intera comunità locale, in un percorso didattico che porti a promuovere una scuola inclusiva a tutti gli effetti. Attraverso la creazione di una rete i soggetti coinvolti, EducAid e il REC (Remedial Education Center) hanno lavorato con l’obiettivo di agevolare un cambiamento delle politiche affinché sia tutelato il diritto di studiare anche dei bambini con bisogni speciali.

Le attività con i bambini sono state basate su un approccio ludico creativo utile a facilitare l’inclusione sociale dei bambini con difficoltà di apprendimento. Inoltre è stato attivato un percorso di gemellaggio telematico con una scuola elementare italiana, per conoscere così coetanei che vivono in un contesto differente (www.educationaltwinning.org).